L’astronave degli esseri perduti (noto anche come Quatermass and the Pit e Five Million Years to Earth) è un film di fantascienza britannico del 1967, prodotto dalla Hammer Film Productions, è il sequel di L’astronave atomica del dott. Quatermass (The Quatermass Xperiment) e I vampiri dello spazio (Quatermass 2). Come i suoi predecessori, è basato su un serial della BBC Television. Il film è stato diretto da Roy Ward Baker. Andrew Keir recita nel ruolo del professor Bernard Quatermass, in sostituzione di Brian Donlevy, che ha interpretato il ruolo nei due film precedenti. Insieme a lui recitano James Donald, Barbara Shelley e Julian Glover. L’astronave degli esseri perduti, alla sua uscita, ricevette recensioni favorevoli diventando in breve tempo un cult del genere.
Nigel Kneale scrisse la prima bozza della sceneggiatura nel 1961, ma vi furono difficoltà nell’attirare l’interesse dei cofinanziatori americani, infatti il film entrò in produzione solo nel 1967. Il regista Roy Ward Baker fu scelto per la sua esperienza con produzioni tecnicamente impegnative, questo è stato il primo di sei film che ha diretto per la Hammer. Il film è stato girato con un budget di 275 000 sterline presso gli MGM-British Studios di Elstree, Borehamwood.
Trama
La storia è incentrata sulla scoperta di un misterioso oggetto sepolto vicino la metropolitana di Londra. Nelle vicinanze vengono scoperti anche i resti dei primi antenati umani risalenti ad oltre cinque milioni di anni. Rendendosi conto che l’oggetto è in realtà un’antica navicella spaziale marziana, il dottor Quatermass deduce che gli alieni hanno influenzato l’evoluzione umana. La navicella ha un’intelligenza propria e, una volta scoperta, inizia a esercitare un’influenza sugli umani…