Nel 1984, James Cameron è un giovane di belle speranze con all’attivo un solo lungometraggio: Piraña paura (1981) il sequel italo-americano del film Piraña di Joe Dante (1978). Nonostante la scarsità di risorse, Cameron dimostra fin da subito una spiccata fantasia nel gestire i mezzi a disposizione.
UN CYBORG “MADE IN ITALY”
Sarebbe proprio in Italia, durante il tour promozionale del suo film, che Cameron avrebbe un incubo nel quale compare per la prima volta un inquietante uomo metallico. Affascinato da questa figura, James torna in California e si mette al lavoro su un soggetto che riprenda i tratti salienti del suo incubo: nasce la prima stesura di Terminator.
Il film si apre nel 2029, anno in cui gli esseri umani, comandati dal guerrigliero John Connor, combattono contro le macchine, guidate dal computer Skynet. Un cyborg proveniente dal futuro giunge nella Los Angeles del 1984 con l’obbiettivo di uccidere Sarah Connor (Linda Hamilton), per impedirle di dare alla luce John, annientando così l’ultimo baluardo della resistenza umana. Contemporaneamente all’automa giunge Kyle (Michael Biehn), un soldato inviato dal futuro per difendere Sarah dall’agguato del terminator. Per uno strano gioco del destino, l’Italia giocherà un ruolo preponderante nella storia di Terminator, pur nella cattiva sorte. Nel 1990 esce infatti Terminator 2, film diretto da Bruno Mattei ed ambientato in una improbabile Venezia post apocalittica. E’ uno dei molti casi nei quali produzioni italiane cavalcano il successo di pellicole hollywoodiane, anticipando (maldestramente) i sequel ufficiali.
ARNOLD SCHWARZENEGGER: STORIA DI UN MITO CINEMATOGRAFICO
L’austriaco Arnold Schwarzenegger è già una celebrità nel campo del Bodybuilding: non si contano i primi posti in competizioni internazionali quali Mister Universo e Mr. Olympia. Classe 1947, Arnold è un culturista affermato dal 1965. L’esordio sul grande schermo avviene nel 1969, quando Schwarzenegger recita nel film “Ercole a New York”. Dopo vari ruoli ed apparizioni, Arnold raggiunge una certa notorietà grazie al film “Conan il Barbaro”. Già impegnato sul set di “Conan il distruttore”, il bodybuilder austriaco viene scelto per recitare sul set di Terminator, interpretando il ruolo più importante della sua carriera. Dopo essere stato esaminato per interpretare altri ruoli, Arnold viene scelto dall’entourage di Cameron per interpretare il cyborg. Mascella squadrata e fisico scultoreo, Schwarzenegger darà vita sullo schermo ad uno dei cattivi più conosciuti e celebrati del cinema anni ’80 (e non solo).
UN SUCCESSO E LA CONSACRAZIONE DI CAMERON
L’84 è un anno d’oro per il cinema: sul grande schermo passano film come Ghostbusters, Nightmare e La Storia Infinita (solo per citarne alcuni). Terminator si presenta come una pellicola asciutta, senza troppi fronzoli. Cameron porta sullo schermo una miscela perfetta di fantascienza ed azione, condita dalla giusta dose di violenza e sangue: gli effetti speciali di Stan Winston affascinano e turbano il pubblico, che premia le intuizioni del regista canadese, così come buona parte della critica. La consacrazione di Cameron si palesa quando, sull’onda del successo di Terminator, gli viene affidata la spinosa questione che riguarda il seguito del capolavoro Alien: Cameron dona vita all’impeccabile Aliens, consacrandosi nell’olimpo dei migliori registi a livello mondiale.
CONTROVERSIE E SEQUEL
Alcuni guai non tardano ad arrivare con l’uscita di Terminator. Harlan Ellison è un autore che nel 1957 ha scritto un racconto intitolato Soldier from Tomorrow: è la storia di due guerrieri del futuro, risucchiati da un vortice spazio-temporale che li riporta ai giorni nostri. Al racconto di Ellison si ispira anche un episodio della serie The Outer Limits. Inizia una battaglia legale tra la produzione di Terminator e lo stesso Ellison. La vicenda si conclude con un misterioso accordo tra le parti ed un velato riconoscimento da parte di Cameron. Nel 1991 esce Terminator 2: Judgment Day, spettacolare sequel diretto dal cineasta canadese. Film dal budget stellare e premiato con quattro premi Oscar, è l’inizio di un marchio di fabbrica che sfornerà altre tre pellicole ed una serie incalcolabile di spin-off e omaggi di vario tipo.
 il sequel italo-americano del film “Piraña” di Joe Dante (1978).Nonostante la scarsità di risorse, Cameron dimostra fin da subito una spiccata fantasia nel gestire i mezzi a disposizione.UN CYBORG “MADE IN ITALY”Sarebbe proprio in Italia, durante il tour promozionale del suo film, che Cameron avrebbe un incubo nel quale compare per la prima volta un inquietante uomo metallico. Affascinato da questa figura, James torna in California e si mette al lavoro su un soggetto che riprenda i tratti salienti del suo incubo: nasce la prima stesura di “Terminator”.Il film si apre nel 2029, anno in cui gli esseri umani, comandati dal guerrigliero John Connor, combattono contro le macchine, guidate dal computer Skynet. Un cyborg proveniente dal futuro giunge nella Los Angeles del 1984 con l'obbiettivo di uccidere Sarah Connor (Linda Hamilton), per impedirle di dare alla luce John, annientando così l'ultimo baluardo della resistenza umana. Contemporaneamente all'automa giunge Kyle (Michael Biehn), un soldato inviato dal futuro per difendere Sarah dall'agguato del terminator.Per uno strano gioco del destino, l'Italia giocherà un ruolo preponderante nella storia di “Terminator”, pur nella cattiva sorte. Nel 1990 esce infatti “Terminator 2”, film diretto da Bruno Mattei ed ambientato in una improbabile Venezia post apocalittica. E' uno dei molti casi nei quali produzioni italiane cavalcano il successo di pellicole hollywoodiane, anticipando (maldestramente) i sequel ufficiali.ARNOLD SCHWARZENEGGER: STORIA DI UN MITO CINEMATOGRAFICOL'austriaco Arnold Schwarzenegger è già una celebrità nel campo del Bodybuilding: non si contano i primi posti in competizioni internazionali quali Mister Universo e Mr. Olympia. Classe 1947, Arnold è un culturista affermato dal 1965. L'esordio sul grande schermo avviene nel 1969, quando Schwarzenegger recita nel film “Ercole a New York”. Dopo vari ruoli ed apparizioni, Arnold raggiunge una certa notorietà grazie al film “Conan il Barbaro”. Già impegnato sul set di “Conan il distruttore”, il bodybuilder austriaco viene scelto per recitare sul set di “Terminator”, interpretando il ruolo più importante della sua carriera. Dopo essere stato esaminato per interpretare altri ruoli, Arnold viene scelto dall'entourage di Cameron per interpretare il cyborg. Mascella squadrata e fisico scultoreo, Schwarzenegger darà vita sullo schermo ad uno dei cattivi più conosciuti e celebrati del cinema anni '80 (e non solo).UN SUCCESSO E LA CONSACRAZIONE DI CAMERONL'84 è un anno d'oro per il cinema: sul grande schermo passano film come “Ghostbusters”, “Nightmare” e “La Storia Infinita” (solo per citarne alcuni). “Terminator” si presenta come una pellicola asciutta, senza troppi fronzoli. Cameron porta sullo schermo una miscela perfetta di fantascienza ed azione, condita dalla giusta dose di violenza e sangue: gli effetti speciali di Stan Winston affascinano e turbano il pubblico, che premia le intuizioni del regista canadese, così come buona parte della critica. La consacrazione di Cameron si palesa quando, sull'onda del successo di “Terminator”, gli viene affidata la spinosa questione che riguarda il seguito del capolavoro “Alien”: Cameron dona vita all'impeccabile “Aliens”, consacrandosi nell'olimpo dei migliori registi a livello mondiale.CONTROVERSIE E SEQUELAlcuni guai non tardano ad arrivare con l'uscita di “Terminator”. Harlan Ellison è un autore che nel 1957 ha scritto un racconto intitolato “Soldier from Tomorrow”: è la storia di due guerrieri del futuro, risucchiati da un vortice spazio-temporale che li riporta ai giorni nostri. Al racconto di Ellison si ispira anche un episodio della serie “The Outer Limits”. Inizia una battaglia legale tra la produzione di “Terminator” e lo stesso Ellison. La vicenda si conclude con un misterioso accordo tra le parti ed un velato riconoscimento da parte di Cameron.Nel 1991 esce “Terminator 2: Judgment Day”, spettacolare sequel diretto dal cineasta canadese. Film dal budget stellare e premiato con quattro premi Oscar, è l'inizio di un marchio di fabbrica che sfornerà altre tre pellicole ed una serie incalcolabile di spin-off e omaggi di vario tipo.){kind=link}