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Saturn V vs. N-1

In piena Guerra Fredda la “corsa allo spazio” rappresentava la massima competizione propagandistica tra Unione Sovietica e Stati Uniti: l’obiettivo più importante era quello di conquistare la Luna, confermando la supremazia tecnologica e non solo.

Gli americani, guidati dall’ingegnere Werner Von Braun, costruirono il missile Saturn V, il più grande lanciatore mai prodotto.
A differenza degli esperimenti sovietici i lanci americani non venivano svolti in segreto: il 9 Novembre 1967 il primo Saturn V venne lanciato con successo.

Nel frattempo, i russi progettavano la loro risposta al Saturn V: il lanciatore N1 detto “Hercules”. A causa della struttura politica sovietica, purtroppo, invece di concentrare le risorse disponibili in un unico progetto, diversi gruppi di ricerca rivali svilupparono contemporaneamente differenti progetti missilistici. Alcune voci parlano di trenta progetti differenti in attesa dell’approvazione da parte del Cremlino.

Il progetto definitivo fu infine assegnato all’ingegnere Sergei Pavlovich Korolev, pioniere della missilistica che supervisionò sia il lancio dello Sputnik che il primo volo di Yuri Gagarin.

Il suo compito era, in quel momento, costruire un razzo, abbastanza potente da portare i cosmonauti sulla Luna. Tuttavia un grande problema si presentava agli ingegneri sovietici: mentre gli Stati Uniti avevano l’infrastruttura per costruire i massicci motori F1 del Saturn V (cinque in tutto), i Sovietici furono costretti a costruire propulsori più piccoli per il loro N1, disposti a gruppi di trenta in maniera circolare. La complessità di questo sistema creò moltissimi problemi fino a portare al fallimento il progetto.

Il 19 settembre 1968 un satellite US KH-8 Gambit in ricognizione fotografava l’enorme sagome del missile N1. Questo fatto accelerò, con molta probabilità, il processo che portò alla realizzazione del progetto Apollo.

Il progetto N1 rimase segreto fino al collasso dell’Unione Sovietica: prima del dicembre del 1991, infatti pochissime informazioni trapelarono riguardo il programma missilistico russo.
Il 21 Luglio 1969 gli Stati Uniti vincevano la battaglia della corsa allo spazio grazie all’allunaggio dell’Apollo 11. I lanci sperimentali dell’N1 proseguirono fino all’ennesimo fallimento, avvenuto nel 1972. Il programma lunare sovietico fu sospeso nel 1974 per essere infine cancellato nel 1976.

“Simulakrum Lab II” – Nell’anno del 50° anniversario del primo allunaggio, quest’album è dedicato alle conquiste spaziali. Disponibile in CD, download and streaming:
www.simulakrumlab.com – Bandcamp – Spotify – iTunes

Paolo Prevosto