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Intervista esclusiva a Jenette Goldstein, interprete di Vasquez in Aliens

Jenette Goldstein, attrice camaleontica, divenuta famosa per aver interpretato il marine coloniale Vasquez nel film Aliens – Scontro Finale, diretto da James Cameron nel 1986. La sua bravura le permette di essere quasi irriconoscibile da un ruolo ad un altro. Trascorre la sua infanzia a Los Angeles, dove è nata il 4 febbraio 1960. Grazie alla passione per il teatro dei genitori ha frequentato la scuola di Belle Arti dove ha studiato recitazione, in quel periodo ha partecipato a diversi concorsi teatrali in tutta la città con i suoi coetanei Val Kilmer, Kevin Spacey, Mare Winningam e Gina Gershon.

Jenette Goldstein in “Star Trek: Generazioni”, 1994.

Come ti sei appassionata alla recitazione?
Ho iniziato a recitare frequentando corsi di teatro tra cui il “Drama Club” quando facevo le scuole superiori. Successivamente ho frequentato una scuola di recitazione a New York e anche una a Londra: quì ho studiato grandi drammaturghi classici come Shakespeare, ma anche autori moderni.

Ti piaceva la fantascienza da giovane? Quali film e telefilm sci-fi preferisci?
Vidi il primo “Alien” e mi piacque moltissimo, mi è piaciuto anche “2001: Odissea nello Spazio”. “Galaxy Quest” è un film che mi ha divertito molto.

Appena ti hanno proposto di interpretare Vasquez cosa hai pensato? Come è stato sviluppato il personaggio?
Quando mi hanno offerto la parte del personaggio di Vasquez sono rimasta meravigliata, è un grande personaggio. Ho avuto una conversazione con Cameron per discutere riguardo a chi fosse Vasquez , mi ha chiesto se volevo interpretarla, ma non ero al massimo della forma fisica. Per interpretare Vasquez, quindi, ho dovuto allenarmi duramente, mi sono sottoposta ad un addestramento di tipo militare, perché non avevo mai sparato con un’arma da fuoco, gli addestratori appartenevano al SAS, elite militare delle forze speciali britanniche.
Al Matthews, interprete del Sergente Apone, prestò servizio in Vietnam, la sua esperienza militare è stata veramente d’aiuto.

Molti fan hanno chiesto se indossavi lenti a contatto per interpretare Vasquez.
Si, ho utilizzato lenti a contatto scure, perché in verità i miei occhi sono verdi: sono molto diversa dal soldato Vasquez, ho carnagione chiara e altre cose che mi differenziano dal personaggio.

Che effetto facevano gli xenomorfi dalla prospettiva privilegiata degli attori?
Gli effetti speciali erano della vecchia scuola, non esisteva ancora la CGI; era un insieme di modellini, “pupazzi”, stuntmen appesi a cavi… E tanta immaginazione!

E’ successo qualcosa di particolare o divertente sul set?
Con Mark Rolson, interprete di Drake, siamo diventati grandi amici sul set, feci amicizia anche con Bill Paxton, eravamo tutti molto vicini e ci siamo incontrati nel corso degli anni alle varie convention. E’ impossibile non divertirsi e non ridere con Paul Reiser, che interpretava Burke, il dirigente della Weyland-Yutani Corporation, inoltre è stato bello lavorare con Carrie Henn che interpretava Newt, all’epoca aveva solamente 9 anni.

Sei stata premiata per il ruolo di “Vasquez” con il Saturn Award nel 1987, quindì il personaggio bucò subito lo schermo: sei contenta di aver ricevuto questo premio per un personaggio legato alla fantascienza?
Capii subito dalle reazioni del pubblico che il personaggio aveva un grande impatto sullo schermo. Amo Vasquez, per essere una donna era un personaggio potente, si complimentavano tutti, grandi e piccini: Vasquez era un po’ come una mamma.

Ti sarebbe piaciuto fare uno spin off dedicato a Vasquez?
Certamente, mi sarebbe piaciuto interpretare di nuovo Vasquez in uno spin off a lei dedicato.

E’ vero che il personaggio di Tasha Yar è ispirato al personaggio di Vasquez?
Sono certa del fatto che si siano ispirati a Vasquez per il personaggio di Tasha Yar in “Star Trek TNG”.

Sempre con Cameron hai interpretato il personaggio di Janelle Voight madre affidataria di John Connor in “Terminator 2” e la mamma irlandese in “Titanic”; puoi raccontarci queste esperienze?
Mi piacque interpretare la mamma di John Connor, ma soprattutto lavorare sul set di “Titanic” nel ruolo della madre irlandese, perché era un film con un alto budget, bellissimi costumi, un film sicuramente diverso da “Aliens”.

Cameron è un perfezionista, è molto bravo a gestire le risorse, cosa ricordi di lui?
Cameron è davvero un grande perfezionista ed un incredibile film-maker, lui è attento a tutto ciò che riguarda la realizzazione del film. Ha iniziato con Roger Corman, sa fare veramente tutto, tranne recitare. E’ un grandissimo regista, molto attento e anche una persona affettuosa.

Jenette Goldstein in una delle scene di Titanic.

Ringrazio Jenette Goldstein per il tempo che mi ha dedicato.