“Movieman – Un fotogramma per ogni spettatore. Un intrattenimento senza precedenti per l’umanità.”
Alberto Lavoradori (DFE)
In un futuro prossimo, la società è rappresentata da un pubblico pagante assuefatto dall’intrattenimento incentrato in proiezioni cinematografiche sempre originali. Il cinema è diventato un’arte performativa senza limiti, la sala cinematografica si è trasformata in uno spazio estensivo della mente. Operatori cine-cibernetici espandono il loro flusso di pensieri sullo schermo creando trame che devono essere necessariamente non corrotte da emozioni negative e prive di pregresso. 
Tra enormi grattacieli che si stagliano nel panorama urbano, ha sede la Deep Frame Entertainment, società che anela al controllo dell’intrattenimento per ottenere i suoi massimi profitti. La DFE propone innovativi tecno-spettacoli sfruttando le più avanzate tecnologie impiantate sui suoi operatori, ma qualcosa sta cambiando: una profonda rivoluzione è in atto verso una nuova frontiera – è in arrivo l’era del “Movieman”. 
Dalla narrazione essenziale e disincantata di Alberto Lavoradori e dalle illustrazioni bio-meccaniche altamente evocative di Giorgio Finamore nasce “Movieman”, un romanzo illustrato dal sapore raffinatamente cyberpunk. Movieman, ibrido uomo-macchina, attraverso il suo casco cinemeccanico, svolge il suo lavoro proiettando le sue stesse visioni nella mente di un pubblico pagante contaminato e degradato. Non esiste più distinzione tra emettitore e ricettore. Movieman è lo spettacolo, il pubblico è lo spettacolo. Il film, prodotto purificato, diventa il risultato di un processo trans-percettivo che schiavizza per mezzo di bio-connessioni gli esseri umani al fine di ottenere quella forma di “bio-potere” totalizzante proprio delle multinazionali di un futuro distopico. 
Intenso, malinconico, delirante e disturbante, “Movieman” ci regala una visione pura e semplice di una realtà che è già inconsapevolmente in atto. Siamo tutti potenzialmente “Movieman” 
“Esterno. Tutto è rosso, campi lunghissimi, in accelerazione, paesaggi, megalopoli, sterminate file di tubature di impianti industriali, tutto illuminato di rosso. Un sole all’orizzonte, gigantesco, tramonta: è una palla rossa. L’inquadratura si avvicina al sole che inonda il mondo di apocalisse. Il film si contorce su se stesso. La palla di fuoco è la mia stessa emissione. Il film proietta un ‘Movieman’, che proietta me stesso che proietto. La fine è la fine… di tutto. La sala si capovolge su se stessa. Tutto cade, vertiginosamente, nell’oblio, infinito nulla. The End of the End. Titoli di coda.”
Giorgio Finamore (DFE)
Pubblicato dalla Weird Book
Titolo: MOVIEMAN
Autore: A. Lavoradori, G. Finamore
Genere: Libro illustrato
Pagine: 68
Prezzo: € 20
Formato: 21 x 24 cm
Caratteristiche: Brossurato
Colore: Colore
