Invasioni aliene, armi scintillanti, extraterrestri di ogni dimensione e forgia… Dischi volanti. La fantascienza cinematografica ha spesso allucinato l’avvicendarsi di minacciosi piatti metallici, pilotati da ostili menti di altri mondi.
Gli UFO entrano prepotentemente nell’immaginario collettivo nel 1947: il 24 luglio di quell’anno l’uomo d’affari Kenneth Arnold è al comando del suo piccolo velivolo quando, in prossimità del Monte Rainier, avvista ben nove oggetti metallici in formazione. Una volta a terra, l’uomo racconta lo strano incontro ad alcuni curiosi, tra cui si trovano anche alcuni giornalisti. La notizia monta, Arnold descrive i misteriosi velivoli come dei sottopiatti a cui è stato tolto uno spicchio dalla coda. I “piatti volanti” provocano enorme interesse nell’opinione pubblica: si introduce l’idea che possano non essere di questo mondo.
Cos’ha visto realmente quel giorno Kenneth Arnold? I disegni forniti dall’imprenditore appaiono assai suggestivi e colpiscono fortemente la fantasia del pubblico. Velivoli strabilianti, dalle forme anticonvenzionali che nulla hanno di umano. Oppure sì?
Un anno prima del famoso avvistamento, la Northrop inizia i test di volo di un bombardiere assolutamente innovativo, un aeromobile denominato YB-35, costruito in pochi esemplari. Il velivolo ad “ala volante” è stato costruito in alcune varianti, di cui alcuni esemplari convertiti a motori jet. Nel 1949 i bombardieri YB-35 vengono dismessi, portando con loro il segreto di ciò cosa accadde realmente sul Monte Rainier. Che si fosse trattato di protipi di aerei o di oggetti provenienti da altri mondi, il 24 luglio del ‘47 Kenneth Arnold ha inconsapevolmente dato vita a una mitopoiesi che ha lambito il cinema di fantascienza, contribuendo a girare veri e propri capolavori del genere.