Home 1970 I RAGAZZI VENUTI DAL BRASILE – 1978

I RAGAZZI VENUTI DAL BRASILE – 1978

L’Angelo della morte: questo il soprannome di uno dei più spietati e ricercati criminali di guerra della Storia. Josef Mengele, il medico che praticò esperimenti di ogni genere sui prigionieri di Auschwitz, tristemente noto a causa della sua predilezione per i piccoli gemelli internati nel campo di sterminio.
Nel 1976 lo scrittore Ira Levin, autore del best seller “Rosemary’s Baby” nel 1967, scrive un romanzo di impronta fantapolitica che narra le imprese di Yakov Lieberman, un investigatore sulle tracce di Mengele. Nello stesso anno esce nelle sale cinematografiche “Il Maratoneta”, nel quale il leggendario Laurence Olivier interpreta uno spietato scienziato nazista: per ironia della sorte, lo stesso Olivier tornerà sullo schermo due anni più tardi, con un ruolo diametralmente opposto.E’ il 1978: il cineasta Franklin Schaffner, noto per la regia di film come “Papillon” e “Il Pianeta delle Scimimie”, dirige “I ragazzi venuti dal Brasile”, pellicola omonima del romanzo di Levin.
Ezra Lieberman, cacciatore di nazisti, riceve una soffiata riguardante il ricercato Josef Mengele. Dopo una lunga latitanza, lo scienziato nazista si è rifugiato in Brasile: qui, grazie al sostegno di nostalgici e fanatici del Reich, il medico è in stato in grado di riprodurre ben 94 cloni di Adolf Hitler. Nei piani del criminale è previsto l’omicidio degli ignari padri dei cloni, condizione necessaria per uno sviluppo coerente con la storia personale dello spietato dittatore. Braccato da Lieberman, Mengele inizia una disperata corsa contro il tempo per portare a termine il suo folle progetto.
Interpretato dagli inarrivabili Laurence Olivier (Lieberman) e Gregory Peck (Mengele), “I ragazzi venuti dal Brasile” si ispira alle imprese dei veri cacciatori di nazisti, in particolare alla figura di Simon Wiesenthal .

E’ tristemente noto come, al termine della guerra, numerosi gerarchi nazisti abbiano trovato ospitalità in paesi del Sud America, quali Argentina, Bolivia, Cile e Brasile. Il vero Josef Mengele morirà infatti un anno dopo le riprese del film, il 7 febbraio 1979, nelle acque dell’oceano a pochi metri delle spiagge brasiliane.
Le splendide ed evocative musiche della colonna sonora sono affidate a Jerry Goldsmith, premio Oscar nel 1977 per “Il Presagio”.

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