Perchè sono venuti sul nostro pianeta?
Chi sono? Da dove vengono?
Cosa vogliono?
Il 1987 è un anno d’oro per gli appassionati di fantascienza. Sono di quell’anno titoli come Predator e RoboCop, film che hanno catturato la fantasia di coloro che all’epoca erano solo ragazzini.
L’anno in questione è ricordato da molti come quello che ha dato inizio alla mania per gli Exogini, minuscoli pupazzetti di gomma che hanno segnato una pagina di spasmodico collezionismo, in Italia e non solo.
L’origine di questo fenomeno risiede in un manga giapponese intitolato Kinnikuman, opera parodistica del 1979 che narra le vicende di bizzarri wrestler alieni in competizione per vincere la cintura di campione. Viene prodotta una vastissima gamma di piccolissime figure di gomma; oltre 200 personaggi statici in posa, che Mattel distribuisce nei Paesi anglosassoni con il nome di M.U.S.C.L.E. e di cui l’italiana GiG acquisisce solamente 48 esemplari. Per evitare confusione nei piccoli utenti connazionali, GiG trasforma scanzonati lottatori extraterrestri nipponici in “misteriosi alieni”. Sono nati gli Exogini.
Oltre all’originario color carne, viene scelto di produrre i personaggi in varie vesti cromatiche, decisione che si rivelerà vincente poiché induce i collezionisti a voler possedere più esemplari dello stesso personaggio. I primi Exogini sfoggiano colori sgargianti e look traslucidi, evolvendo successivamente in livree dalle tinte più cupe, passando per toni metallizzati e glitterati.


La mania da Exogini dilaga ben presto: i personaggi (a sorpresa) si possono acquistare in quantità variabili all’interno di bustine, barattoli e nelle celebri piramidi, con prezzi variabili tra le 500 e le 12.000 lire. Ne vengono rilasciate in totale tre serie: la seconda nel 1988 a tema ninja, ideale proseguo della prima, e la terza nel 1997 con figure più dettagliate che tuttavia non riscuoterà il successo sperato.
Esiste poi un lungo filone di prodotti esteri e “falsi”, come il celebre caso degli Exogini contenuti all’interno dei pacchetti di patatine. Oggi gli Exogini (e tutto ciò che ruota intorno ad essi) sono oggetto di culto per collezionisti e, nella loro semplicità, mantengono inalterato il fascino che li ha portati sulla cresta dell’onda negli anni ’80.