Il 2 Gennaio 1920 nasceva lo scrittore e biochimico russo naturalizzato statunitense Isaac Asimov. E’ ricordato come il maestro della “hard science fiction” per l’accuratezza dei dettagli scientifici presenti nei suoi scritti. E’ autore di circa 500 libri pubblicati, non solo fantascientifici, ma anche libri per ragazzi, testi di fantascienza umoristica e polizieschi; inoltre è stato divulgatore scientifico scrivendo riguardo chimica, fisica e astronomia. Nei suoi racconti i robot rispondono alle tre leggi della robotica da lui ideate, usate anche da altri autori nei loro racconti, apportando leggere modifiche nel corso del tempo. Di seguito le tre leggi originali come scritte da Asimov:
1. Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno.
2. Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge.
3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge.
Da alcuni dei suoi racconti sono stati tratti dei film, i più conosciuti sono:
“L’Uomo Bicentenario” del 1999, tratto dal racconto breve “L’Uomo Bicentenario” e “Io, Robot” del 2004, ispirato alla raccolta di racconti “Io, Robot” del 1950.
