Home News & trailer “Solo: A Star Wars Story” recensione ***no spoiler***

“Solo: A Star Wars Story” recensione ***no spoiler***

“Solo: A Star Wars Story”, diretto da Ron Haward, è lo spin off dedicato ad uno dei personaggi più iconici dell’intera saga di “Star Wars”, ovvero Han Solo. La pellicola segue le vicende di un giovane Han Solo e del suo co-pilota Chewbacca che, a bordo del Millennium Falcon, percorrono il loro viaggio interstellare nella galassia. Durante le sue scorribande Han Solo incontrerà anche il giocatore d’azzardo Lando Calrissian, che diventerà poi suo amico storico. È chiaro fin da subito che la pellicola presenta una storia che vuole intrattenere lo spettatore con un’atmosfera intrisa di avventura e colpi di scena, dove il personaggio di Han Solo si muove libero nell’ottica di mostrarsi come l’irriducibile canaglia in cerca di riscatto fin dalla sua giovinezza. Alden Eherenreich, che interpreta Han Solo, nonostante non raggiunga i livelli carismatici di Harrison Ford, riesce nell’intento di rappresentare il personaggio nel suo essere un contrabbandiere alle prime armi, ancora acerbo ma al contempo in grado di prendere decisioni spavalde al limite del rischio mortale.

Il film ha la lode di mettere il focus sul rapporto tra Han e Chewbacca, dal momento del loro primo incontro al consolidarsi di un sodalizio che diventerà rispettosa e profonda amicizia. Donald Glover, che interpreta Lando Calrissian, si cala perfettamente nella parte e attraverso di lui viviamo l’emozionante esperienza dell’entrata in scena del maestoso Millennium Falcon. Beckett (Woody Harrelson), Val (Thandie Newton), Qi’ra (Emilia Clarke), L3-37 (Phoebe Waller-Bridge), Dryden Voss (Paul Bettany) sono ottime presenze che impugnano il ruolo di sostegno al personaggio di Han Solo accompagnandolo per tutta la pellicola senza mai interferire o togliergli la scena.

“Solo: A Star Wars Story”, nonostante le buone premesse, manca di quello smalto e quella necessaria originalità che avrebbe potuto avere, vista la portata degli elementi in gioco; il film porta sì avanti l’evoluzione della storia di Han Solo in maniera elettrizzante, ma non sacrifica mai la certezza della trama piena di azione e divertimento a favore di un meno prevedibile ma più efficace approfondimento che scavi a fondo nelle storia.