Home 1900 Segundo de Chomón: il Méliès spagnolo

Segundo de Chomón: il Méliès spagnolo

Il cinema è solito omaggiare alcune figure iconiche, alle quali è legata la nascita della settima arte: è inconfutabile il ruolo svolto da Georges Méliès, da considerarsi (legittimamente) padre del cinema, così come oggi lo intendiamo. Eppure, agli albori del montaggio e degli effetti speciali, un altro personaggio si è reso protagonista di grandi imprese.

Nato ad Aragona (Spagna) il 17 ottobre 1871, Segundo de Chomón inizia la propria carriera nel cinema all’alba del ventesimo secolo, nel ruolo di agente per il colosso francese Pathé. Nel 1903 si distingue per gli effetti visivi nel film “Gulliver en el país de los gigantes ”: è l’inizio della competizione con il francese Méliès.

Nell’arco di un decennio, il regista ed effettista spagnolo girerà numerose pellicole, tra cui i memorabili “Le Spectre Rouge” (1907), “El Hotel Eléctrico” e “La casa Hechizada”, entrambe del 1908. Nello stesso anno de Chomón gira anche “Excursion dans la lune”, pellicola che copia/omaggia il capolavoro di Méliès datato 1902.

Nel 1914 sarà importante il contributo visivo di de Chomón nel kolossal “Cabiria” di Giovanni Pastrone. Nel 1927 lo spagnolo lavora anche in “Napoléon” di Abel Gance, considerato una pietra miliare del cinema grazie alle numerose innovazioni introdotte nel campo del montaggio.

De Chomón muore due anni più tardi, lontano dalle scene per mettere a punto, insieme allo svizzero Ernest Zollinger, una tecnica atta alla doppia colorazione della pellicola.
Spesso oscurato dalla figura di Méliès, de Chomón ha dato un contributo inestimabile al settore degli effetti speciali, meritando a pieno titolo un posto d’onore tra i padri del cinema.