Home 1960 IL SALUTO VULCANIANO DEL SIGNOR SPOCK

IL SALUTO VULCANIANO DEL SIGNOR SPOCK

“Lunga vita e prosperità.”

(Mr. Spock-Leonard Nimoy)
E’ così famoso che gli è stato dedicato persino un emoji. E’ il saluto vulcaniano, che deve la sua popolarità al personaggio del signor Spock, interpretato dall’indimenticabile Leonard Nimoy. La storia del particolare gesto affonda le proprie radici in tempi remoti.
Americano, nato da genitori originari dell’est Europa, Leonard imparò fin da piccolo i precetti ebraici e la lingua Yiddish.
Sarebbe grazie ad un atto di disobbedienza che il piccolo Leonard vide per la prima volta il gesto. Ancora bambino, nella sinagoga di Boston, Nimoy partecipò ad una funzione ebraica, durante la ricorrenza degli Yamim Noraim (letteralmente “giorni terribili” in lingua ebraica).
Durante la cerimonia Leonard si trovava con il padre, il fratello ed il nonno all’interno della sinagoga quando le persone coprirono gli occhi ed il capo con gli scialli cerimoniali. Un gruppo composto da alcuni individui intonò un canto ipnotico e dissonante, che provocò la curiosità del piccolo Nimoy, inducendolo a sbirciare. Vide così per la prima volta quel bizzarro gesto. Solo molti anni dopo Leonard apprese che l’imposizione delle mani durante quella cerimonia indica la lettera ebraica “Šin”, iniziale del termine Shaddai (Signore) ma anche Shekhina (la manifestazione femminile di Dio) e comporta una forma di benedizione così potente da mettere in pericolo chi la osserva senza adeguata preparazione e necessaria fede.

Il 15 settembre 1967 va in onda sulle tv americane il primo episodio dell’attesissima, seconda stagione di “Star Trek”. Nel corso dell’episodio “Il duello”, è previsto che Spock incontri alcuni simili provenienti dal pianeta Vulcano. Nimoy si impegna a trovare un saluto distintivo e scenografico: la sua mente torna a quel giorno di molti anni prima. Nasce così uno dei gesti più iconici del ventesimo secolo, un augurio che attraverserà le generazioni divenendo segno di saluto unanime, pacifico ed universale.