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“BLADE RUNNER 2049” DOMANI NELLE SALE

Domani arriva nelle sale cinematografiche il film più atteso dell’anno: “Blade Runner 2049”, sequel di “Blade Runner”, capolavoro del 1982 diretto da Ridley Scott. La pellicola è distribuita da Warner Bros. Entertainment Italia.
La regia, non più di Ridley Scott (il quale è produttore esecutivo) è stata affidata a Denis Villneuve (“Sicario”, “Prisoners”). La sceneggiatura è di Hampton Fancher (co-autore della sceneggiatura del film originale) e Michael Green e si basa sulle idee di Fancher e Ridley Scott, a garanzia di un’effettiva continuità rispetto all’ originale “Blade Runner”. Roger Deakins, nominato a 13 premi Oscar, è il direttore della fotografia.La trama
Il sequel è collocato temporalmente trent’anni dopo gli eventi di “Blade Runner” e vede come protagonista l’agente K della polizia di Los Angeles (Ryan Gosling) il quale è a conoscenza di una terribile minaccia per l’intera società. Il detective cerca aiuto mettendosi alla ricerca di Rick Deckard (Harrison Ford) ex-Blade Runner della polizia di Los Angeles che però sembra essere sparito nel nulla da 30 anni.
L’intento di “Blade Runner 2049” è quello di mantenere le regole e le leggi originali del film capostipite, ma la difficoltà nel fare proiezioni sull’evoluzione della storia riguarda il doppio finale del primo film. Infatti in “Blade Runner” versione cinematografica, con la voce fuori campo, il finale è certo, Deckard fugge con la replicante Rachel che non ha scadenza, nel Director’s cut invece manca il lieto fine ed alcune scene lasciano spazio a diverse interpretazioni.Basandoci sulle interviste rilasciate da Dennis Villenueve sappiamo che la Los Angeles del sequel è ancora più calata in un futuro degenerato, il clima è più freddo, l’ecosistema è collassato e viene innalzato addirittura un muro per impedire che la città venga sommersa dal mare. A causa di un blackout è andata distrutta ogni memoria digitale, la vita è tornata a basarsi su sistemi analogici. I nuovi detective della polizia, per cercare indizi, non potranno più avvalersi quindi di una tastiera e di una ricerca su google, ma dovranno sporcarsi le mani, girando per le vie di un mondo fragile ma reale.
I replicanti, ricorda Villeneuve in un’intervista, sono schiavi creati dalla bio-ingegneria per sfruttare le risorse presenti sui pianeti al di fuori del sistema solare e per legge non possono vivere sulla Terra. Le forze speciali di polizia – chiamate Blade Runner – hanno il compito di dare la caccia ai replicanti fuori legge che vengono “ritirati”.Ciò che renderà “Blade Runner 2049” degno sequel del primo film, puntualizza Villeneuve, sarà il senso di malinconia nella profonda e intima esplorazione della condizione umana. Per esaltare le atmosfere oniriche della pellicola il regista ha lavorato molto sul sound design, richiedendo che il compositore usasse gli stessi strumenti musicali usati da Vangelis.
Infine per spiegare ciò che è accaduto nei 30 anni che separano “Blade Runner” e “Blade Runner 2049” sono stati girati 3 cortometraggi, visibili online, due sono diretti da Luke Scott figlio di Ridley ed il terzo è stato realizzato da Shinichiro Watanabe.